È dedicata all’iconografia delle giostre la mostra che, dal 23 marzo al 30 giugno 2019, è aperta al pubblico a Palazzo Roverella di Rovigo.
In esposizione immagini di giostre grandi e piccole, così come sono state raffigurate soprattutto in fotografia, ma anche in pittura, grafica, nei numerosissimi giocattoli, nei modellini, fino ai carillon. Presenti anche “pezzi” di antiche giostre come organi e cavalli di legno.
La struttura della giostra è stata, infatti, ampiamente rappresentata in mille forme di straordinari giocattoli meccanici per bambini ma anche per adulti, dalle forme articolate e varie, talvolta carillon, talvolta orologi e soprammobili, divenuti nel tempo oggetto di collezionismo.
L’ampia sezione di fotografie comprende opere di più di sessanta importanti fotografi dall’Ottocento a oggi. Tra questi, le immagini ottocentesche di Celestino Degoix e di Arnoux; quella della Parigi dell’inizio del Novecento di Eugène Atget e dei Frères Seeberger; le fotografie degli anni Quaranta-Sessanta di Henri Cartier Bresson, Mario Cattaneo, Cesare Colombo, Bruce Davidson, Robert Doisneau, Eliot Erwitt, Izis, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Willy Ronis, Lamberto Vitali, David Seymour; per l’epoca contemporanea, le immagini di Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, John Batho, René Burri, Stefano Cerio, Raymond Depardon, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Guido Guidi, Jitka Hanzlovà, Guy Le Querrec, Raffaela Mariniello, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Ferdinando Scianna.
La mostra è arricchita da una selezione di opere pittoriche e da manifesti di fiere di paese e sagre popolari. Importante l’installazione dell’artista contemporanea Stephen Wilks “Donkey Roundabout” e il film di Adriano Sforza “Jodi delle giostre”, vincitore del David di Donatello 2011.
L’esposizione, curata da Roberta Valtorta, con la collaborazione di Mario Finazzi per il percorso riservato alla pittura, si avvale della collaborazione del Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare di Bergantino-Rovigo ed è prodotta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo insieme al Comune di Rovigo e all’ Accademia dei Concordi.