In onda venerdì 5 aprile 2019 alle ore 21.20 su Rai2, in occasione del decimo anniversario del terremoto de L’Aquila, il documentario “L’Aquila, 03:32 – La generazione dimenticata” con Lino Guanciale.
Il documentario ripercorre gli avvenimenti di quella terribile notte del 2009 focalizzando l’attenzione su sei edifici, sei simboli di quel dramma: gli appartamenti abitati dagli studenti.
Sono 55 gli studenti morti quella notte, ragazzi arrivati a L’Aquila da ogni parte per costruire il loro futuro, spento per sempre tra le macerie di una delle catastrofi italiane più grandi. Attraverso le testimonianze dei protagonisti, i ragazzi sopravvissuti, il documentario ricostruisce quanto avvenuto a L’Aquila a partire dalle 22:48 del 5 aprile, ora della prima scossa, fino alle 21:30 del 7 Aprile, quando viene estratta viva l’ultima studentessa, soffermandosi in particolare sul momento cruciale della tragedia, le ore 03:32 del 6 aprile, quando la terra esplose: pochi drammatici secondi che spensero per sempre i sogni, le speranze, le vite di un’intera generazione.
Un racconto intenso e toccante ripercorso con Lino Guanciale, nato ad Avezzano a pochi km dal capoluogo, che nell’aprile del 2009 aveva quasi trent’anni e tanti amici a L’Aquila. Camminando tra le strade della città, Lino Guanciale conduce gli spettatori nei luoghi simbolici della vicenda, incontrando e intervistando i sopravvissuti, ragazzi e ragazze che hanno vissuto il sisma sulla loro pelle dall’interno della loro camera; sono riusciti a scappare nella notte attraverso i corridoi sospesi nel vuoto o sono rimasti ore e ore sotto le macerie delle palazzine.
L’Aquila, 03:32 – Le storie
Storie come quella di Eleonora Calesini, allora da poco 20enne, che come suo fratello ha problemi di udito. Tra le macerie impara a distinguere le scosse e i movimenti della terra attraverso le vibrazioni e si mette a urlare con le ultime forze rimaste quando il Vigile del Fuoco Claudio Ippolito la sente. Oppure quella dei due amici allora 22enni Francesco Maria Guerrini di Giulianova e Simone Pancrazio di Roma; e ancora Valeria Esposito, arrivata a L’Aquila per inseguire il sogno di diventare ingegnere edile, sopravvissuta sotto le macerie per oltre 21 ore; Alessandro Antonini, il primo di tre fratelli ad arrivare a L’Aquila da Controguerra (TE) per frequentare l’università e l’unico a vivere in casa della zia, mentre le sue sorelle minori Giusy e Genny troveranno la morte nel crollo della palazzina di via Campo di Fossa 6/B; Roberta Valerio dottoranda in ingegneria originaria del Molise sopravvissuta grazie all’intuizione di andare a dormire in macchina con il fidanzato Carmine; Matteo Antonioli di Pescara, che invece quella sera va incontro a un destino atroce, decidendo di andare a dormire dalla sua fidanzata in via Generale Rossi: rimarrà sotto le macerie per oltre 16 ore.
Il documentario raccoglie anche le testimonianze di chi non era a L’Aquila in quel momento: i familiari delle vittime, come il papà e il fratello di Alessio De Simone e la sorella di Davide Centofanti che abitavano entrambi alla Casa dello Studente di via XX settembre, la sorella di Michele Strazzella, il papà di Daniela Bortoletti e i familiari di Nicola Bianchi.
La terza voce è quella dei Vigili del Fuoco, terremotati e vittime alla stregua degli altri, che nelle ore successive al sisma hanno combattuto senza sosta per cercare di estrarre vive più persone possibile.
“L’Aquila, 03:32 – La generazione dimenticata” è un film documentario di Simona Ercolani e Felice Cappa, con Lino Guanciale, prodotto da Stand by Me con Rai Cinema, scritto da Andrea Felici con Lorenzo De Alexandris, Francesca Mattioli e Paolo di Paolo. Regia di Dario Acocella.