La Casa dei Tre Oci di Venezia ospita una mostra antologica di Ferdinando Scianna, che ripercorre oltre 50 anni di carriera del fotografo siciliano attraverso 180 opere in bianco e nero divise in tre grandi temi: Viaggio, Racconto, Memoria.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 31 agosto 2019 al 2 febbraio 2020, presenta, per l’occasione, una serie d’immagini di moda che Scianna ha realizzato a Venezia come testimonianza del suo forte legame con la città lagunare.
Ferdinando Scianna ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia.
Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare -, tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita.
In oltre 50 anni di narrazioni, non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose – esordio della sua carriera – all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e con la sua modella icona Marpessa. Poi i reportage, i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose e infine i ritratti dei suoi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges, solo per citarne alcuni.
“Come fotografo – ha affermato lo stesso Scianna, parlando del suo lavoro – mi considero un reporter. Come reporter il mio riferimento fondamentale è quello del mio maestro per eccellenza, Henri Cartier-Bresson, per il quale il fotografo deve ambire ad essere un testimone invisibile, che mai interviene per modificare il mondo e gli istanti che della realtà legge e interpreta. Ho sempre fatto una distinzione netta tra le immagini trovate e quelle costruite. Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, quelle che raccontano e ti raccontano, come in uno specchio. Persino le fotografie di moda le ho sempre trovate nell’azzardo degli incontri con il mondo”.
Ai visitatori sarà fornita un’audioguida, attraverso la quale sarà lo stesso Scianna a raccontare in prima persona il suo modo di intendere la fotografia e non solo. Un vero e proprio racconto parallelo, per conoscere da vicino il suo percorso umano e di fotografo.
Nella sala video di Casa dei Tre Oci verranno inoltre proiettati tre film-documentari dedicati alla sua vita professionale.
La mostra, curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, è organizzata da Civita Mostre e Musei e Civita Tre Venezie ed è promossa da Fondazione di Venezia.
Accompagna l’esposizione un catalogo pubblicato da Marsilio Editori.