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Raffaello e gli amici di Urbino – Mostra a Urbino

Raffaello Sanzio, La Muta, 1507, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino

A Urbino, alla Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale, fino al 19 gennaio 2020, è aperta al pubblico la mostra “Raffaello e gli amici di Urbino”, a cura di Barbara Agosti e Silvia Ginzburg.

Raffaello ad Urbino, e nelle Marche, respirò arte fin da subito, nella attivissima bottega del padre Giovanni Santi, innanzitutto. Non meno che dal confronto con gli artisti impegnati alla Corte dei Montefeltro e nel Ducato, artisti che lo avvicinarono ai venti nuovi che sul mutare del secolo, tra Quattro e Cinquecento, rivoluzionarono l’arte in Italia e in Europa.

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L’esposizione intende quindi raccontare il mondo delle relazioni di Raffaello con un gruppo di artisti operosi ad Urbino che accompagneranno, in dialogo ma da posizioni e con stature diverse, la sua tradizione verso la maniera moderna e i suoi sviluppi stilistici durante la memorabile stagione romana.

Il discorso prende avvio dal ruolo giocato da Perugino e da Luca Signorelli nella formazione e nel primo tratto dell’attività di Raffaello e in parallelo dei più maturi concittadini Girolamo Genga e Timoteo Viti. Intersecandosi con il periodo fiorentino e i primi tempi della presenza romana del Sanzio, la gravitazione di questi due artisti in momenti diversi del primo decennio sulla stessa Firenze e su Siena.

“La mostra è – ribadiscono le Curatrici – un’occasione di misurare, in un contesto specifico di estrema rilevanza quale quello urbinate e nelle sue tappe maggiori, la grande trasformazione che coinvolse la cultura figurativa italiana nel passaggio tra il Quattro e il Cinquecento. A queste scansioni corrispondono, nella riflessione storiografica costruita da Vasari e fatta propria dagli studi successivi, il momento iniziale dell’adesione dei pittori della fine del secolo XV alle prime novità introdotte da Leonardo, ovvero alla adozione di quella “dolcezza ne’ colori unita, che cominciò ad usare nelle cose sue il Francia bolognese, e Pietro Perugino; et i popoli nel vederla corsero, come matti a questa bellezza nuova e più viva, parendo loro assolutamente che e’ non si potesse già mai far meglio”.

L’esposizione è promossa ed organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche, diretta da Peter Aufreiter.

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