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“Giulio Cesare in Egitto” al Teatro alla Scala

Danielle de Niese  in una pausa delle prove di Giulio Cesare in Egitto alla Scala - Photo credit: Brescia/Amisano - Teatro alla Scala
Danielle de Niese – Photo credit: Brescia/Amisano – Teatro alla Scala

Il capolavoro di Georg Friedrich Händel, Giulio Cesare in Egitto, torna al Teatro alla Scala dal 18 ottobre al 2 novembre 2019 in un nuovo allestimento che è già tra i più attesi della Stagione, diretto da Giovanni Antonini con la regia di Robert Carsen, scene e costumi di Gideon Davey e uno straordinario cast.

Giulio Cesare è Bejun Mehta, già applaudito due anni fa nei panni di Tamerlano; Cleopatra è Danielle de Niese, che dopo il trionfo a Glyndebourne ha fatto di questa parte il suo cavallo di battaglia; come Sesto debutta alla Scala Philippe Jaroussky. Con loro Christophe Dumaux (Tolomeo), Sara Mingardo (Cornelia) e Christian Senn (Achilla).

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L’opera

Giulio Cesare in Egitto, quinta opera scritta da Händel per la Royal Academy of Music, va in scena per la prima volta al King’s Theatre di Londra il 20 febbraio 1724. L’opera trionfa per tredici rappresentazioni e poi nelle riprese curate dallo stesso compositore (con sostanziali varianti) nel 1725, 1730 e 1732. Nel corso del ‘700 la si ascolta ancora a Parigi, Amburgo e Braunschweig. Nel ‘900 è tra le prime opere di Händel a tornare in cartellone (la prima in epoca moderna avviene a Göttingen nel 1922) e in anni più recenti una delle più fortunate in palcoscenico e in disco.

Tra le ragioni del successo, oltre alla magistrale scrittura per le voci e alla ricchezza dell’organico orchestrale, la qualità del libretto di Nicola Francesco Haym (rielaborazione dell’omonimo testo di Giacomo Francesco Bussani, ispirato da Plutarco) che disegna, accanto a caratteri convenzionali (la dignitosa Cornelia, il malvagio Tolomeo), personaggi dotati di autentica evoluzione psicologica su un animato sfondo storico in cui gli strascichi della guerra civile tra Cesare e Pompeo si innestano sul conflitto tra Cleopatra e Tolomeo per il controllo dell’Egitto.

Il Direttore d’Orchestra Giovanni Antonini

Nato a Milano, Giovanni Antonini ha studiato alla Civica Scuola di Musica e al Centre de Musique Ancienne di Ginevra. È membro fondatore dell’ensemble barocco “Il Giardino Armonico”, che dirige dal 1989.
È direttore artistico del Wratislavia Cantans Festival in Polonia e direttore principale ospite del Mozarteum Orchester e Kammerorchester Basel.
Antonini è anche ospite regolare dei Berliner Philharmoniker, del Concertgebouworkest, del Tonhalle Orchester, della Orquesta Nacional de España e del Gewandhausorchester a Lipsia.
In campo operistico ricordiamo Le nozze di Figaro di Mozart e Alcina di Händel alla Scala e all’Opernhaus di Zurigo, Giulio Cesare di Händel e Norma di Bellini con Cecilia Bartoli al Festival di Salisburgo.

Gli impegni per la Stagione 19-20 includono il Mozarteum Orchester, il Tonhalle Orchester, la Czech Philharmonic e il Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks.
È direttore artistico del progetto “Haydn 2032”, nato per registrare ed eseguire con Il Giardino Armonico e Kammerorchester Basel le sinfonie complete di Joseph Haydn in occasione del 300° anniversario della nascita del compositore.

Il regista Robert Carsen

Robert Carsen, tra i più importanti registi del nostro tempo, è attivo nel campo dell’opera, della prosa, del musical e anche nella cura e allestimento di grandi mostre nei musei più prestigiosi del mondo.

Ha debuttato alla Scala nel 2000 con la memorabile produzione de Les Dialogues des Carmélites di Poulenc e da allora è stato una presenza costante a Milano: ricordiamo Jérusalem di Verdi nel 2001, Kát’a Kabanová di Janáček nel 2006, Candide di Bernstein nel 2007, Alcina di Händel e A Midsummer Night’s Dream di Britten nel 2009, Don Giovanni di Mozart per l’inaugurazione della Stagione 2011/2012 (ripreso nel 2017), Les Contes d’Hoffmann di Offenbach nel 2012, Falstaff di Verdi nel 2013 (ripreso nel 2015), la prima assoluta di CO2 di Giorgio Battistelli nel 2015 e La fanciulla del West di Puccini nel 2016.

L’autunno 2019 è ricco di impegni italiani: dopo Giulio Cesare in Egitto Carsen sarà a Roma per Idomeneo con la direzione di Michele Mariotti e a Venezia per Don Carlo con la direzione di Myung-Whun Chung.

Il cast

Giulio Cesare in Egitto vede nei panni del protagonista Bejun Mehta, lo straordinario artista, già applaudito alla Scala nei panni di Tamerlano nel 2017, che si divide tra il Barocco e il contemporaneo (George Benjamin ha scritto per lui la cantata Dream of the Song).
Cleopatra è Danielle de Niese, che proprio con questa parte ha acquistato notorietà internazionale e che nei prossimi mesi sarà Euridice a Los Angeles e Blanche de la Force nei Dialogues des Carmélites a Glyndebourne.
Grande attesa per il debutto scaligero di Philippe Jaroussky, anch’egli forte di un vasto repertorio e imponente discografia nell’ambito della musica del ‘700 ma nel 2016 interprete anche della prima assoluta di Only the Sound Remains di Kaija Saariaho.
Completa il terzetto dei controtenori la star Christophe Dumaux, veterano del ruolo (a Glyndebourne, Vienna, Parigi, Salisburgo e al Met), quest’anno già Orlando con Antonini a Vienna e Caino ne La Morte d’Abel a Salisburgo con Capuano.
Interprete amatissima alla Scala è Sara Mingardo, collaboratrice frequente di Claudio Abbado e applaudita al Piermarini in opere di Monteverdi e Händel.

Il complesso barocco dell’Orchestra del Teatro alla Scala

Con Giulio Cesare in Egitto torna in buca il complesso barocco dell’Orchestra scaligera. La compagine ha debuttato nel gennaio 2016 presentando in forma scenica l’oratorio Il trionfo del tempo e del disinganno di Händel diretto da Diego Fasolis, che è tornato sul podio nel 2017 per Tamerlano di Händel e nel 2018 per La finta giardiniera.
Nell’ottobre 2019 il complesso barocco fa il suo debutto internazionale presentando La finta giardiniera diretta da Diego Fasolis a Lugano e a Shanghai.

Giulio Cesare in Egitto, le date

Venerdì 18 ottobre 2019 ore 19.30 – Abbonamento Prime Opera;
Lunedì 21 ottobre 2019 ore 19.30 – turno B;
Mercoledì 23 ottobre 2019 ore 19.30 – turno E;
Venerdì 25 ottobre 2019 ore 19.30 – turno C;
Lunedì 28 ottobre 2019 ore 19.30 – turno D;
Giovedì 31 ottobre 2019 ore 19.30 – turno A;
Sabato 2 novembre 2019 ore 19.30 – fuori abbonamento.

MOSTRE

La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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