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Dernier amour, un film di Benoît Jacquot – Recensione

Dernier amour, un film di Benoît Jacquot

Dopo Sade (2000) e Les adieux à la Reine (2012), Benoît Jacquot torna a illustrare splendori e miserie della società del tardo Settecento e lo fa confrontandosi con una figura emblematica di quell’epoca, Giacomo Casanova, di cui smonta impietosamente il mito del seduttore indefesso per restituire il personaggio a una dimensione umbratile e malinconica, decisamente inedita (ma già Arthur Schnitzler nel racconto Il ritorno di Casanova aveva descritto l’avventuriero veneziano come un individuo invecchiato, cupo, incapace di rassegnarsi al passaggio del tempo…).

Il ritratto che lo stesso Casanova, ormai prossimo al termine dei suoi giorni, offre di sé, rievocando un’infelice avventura amorosa risalente agli anni lontani del suo soggiorno londinese, è quello di un uomo logorato e stanco, che conosce per la prima volta il dolore dell’amore e vi si sottomette con una sorta di rassegnata, masochistica voluttà. L’irresistibile libertino capace di mille conquiste erotiche assiste al venir meno del proprio potere di seduzione e si scopre come paralizzato di fronte alla situazione nuova che si trova ad affrontare. Divorato da una passione feroce per una giovane cortigiana, egli giunge a umiliarsi e accondiscendere a tutti i capricci della donna, che non manca di lusingarlo con promesse e dichiarazioni di affetto, ma si sottrae alle sue voglie, spingendolo infine alla disperazione (la figura della Champillon conserva nel film una certa ambiguità: essa si presenta come una femmina venale, spregiudicata, manipolatrice; eppure in lei c’è affetto sincero per quell’uomo ormai non più giovane che la desidera ardentemente, ma che non ha ancora imparato ad amarla…).

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Calato in uno scenario crepuscolare, quasi funereo (vi si coglie l’approssimarsi del disfacimento di un mondo), il film diviene allora una riflessione sul problema della vecchiaia, dove il decadimento fisico, l’agonia della virilità mascolina sottintendono l’avvicinarsi della fine. Una riflessione – occorre dirlo – che Jacquot conduce in modo alquanto ingessato, raggelando in un profluvio di parrucche, ciprie e merletti il potenziale emotivo della vicenda.

Nicola Rossello

Dernier amour – Scheda film

Titolo: Dernier amour
Regia: Benoît Jacquot
Cast: Vincent Lindon, Stacy Martin, Valeria Golino, Julia Roy, Nancy Tate, Anna Cottis, Hayley Carmichael, Lord Pembroke, Nathan Willcocks, Antonythasan Jesuthasan
Durata: 98 minuti

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